C’è sempre un po’ di ansia davanti alle prove da superare. Per questo facciamo un grande incoraggiamento alle aspiranti e agli aspiranti conducenti della prima classe di Accademia GEST, che hanno iniziato la formazione lo scorso settembre e che adesso devono superare gli ultimi step. È una classe composta da donne e uomini, che hanno iniziato questo percorso perché spinti dal desiderio di guidare la tramvia di Firenze e di farne la loro professione. Tutti gli allievi hanno già conseguito con successo la patente D. In questi giorni sono alla vigilia del test per la Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) e contestualmente stanno completando il corso interno per l’abilitazione alla guida dei Sirio.
Quello dell’abilitazione è l’ultimo esame prima di poter guidare i mezzi in servizio, e arriva alla fine della formazione forse più impegnativa: prevede circa due mesi di studio non solo teorico, ma anche pratico con prove di guida in notturna a fianco degli istruttori, nelle ore in cui il servizio pubblico della tramvia è sospeso. L’esame, poi, prevede anche delle simulazioni di interventi in casi di problemi tecnici dei tram. “Il percorso dell’abilitazione è molto impegnativo, è una sfida per loro ma anche per me” racconta Marzia Natali, la regolatrice che cura la formazione di Accademia assieme ai colleghi Francesco D’Alterio , Fabio Codecà, Roberto Giorgetti, e ad Andrea Mazzoni delle Officine Hitachi, per la parte che riguarda il materiale rotabile.
La seconda classe di Accademia GEST è invece partita il 15 gennaio scorso. I 13 partecipanti stanno attualmente seguendo la teoria per la patente D.
Infine, un terza classe di Accademia è prevista per i primi di marzo. Viene chiamata “gruppo allievi conducenti” ed è composta da coloro che già possiedono le patenti superiori e che inizieranno il corso solo per il conseguimento dell’abilitazione tramviaria.
Tutti gli allievi che supereranno la formazione completa sono destinati a rinforzare la squadra dei conducenti in vista della partenza della nuova tratta della T2, la Fortezza-Libertà-San Marco.
Si tratta di un periodo molto impegnativo, dunque, che richiede un grande lavoro anche per i formatori della GEST. Marzia, cosa ti piace di più di questo incarico? “Sicuramente la possibilità di trasmettere quello che so ad altre persone che vogliono fare il mestiere che ho scelto anche io. E poi dare loro un sostegno per entrare nel mondo del lavoro”.