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Le telecamere della GEST decisive per l’inchiesta sui writers

Nov 27, 2023

I video e le foto che GEST ha fornito alla Digos di Firenze sono stati ritenuti dagli inquirenti un materiale molto importate per le indagini sul blitz avvenuto ai danni della T2 lo scorso 12 novembre.

Le immagini sono state tratte dalle telecamere alle banchine. Dal materiale visionato, gli inquirenti hanno potuto trarre informazioni molto utili, come il numero dei componenti del gruppo e i loro spostamenti. Ma soprattutto hanno ricavato elementi utili per arrivare a identificare gli autori del blitz.

L’assalto alla T2 è avvenuto intorno alle 9.40 alla fermata Redi. Un gruppo di 4-5 persone vestite con una tuta bianca e il volto coperto, e armati di bombolette spray, hanno imbrattato il tram con il graffito “Calma apparente”. Sul vetro del conducente, anch’esso coperto di vernice spray, hanno appeso un cartello con la scritta “No al terrorismo. Dipingiamo”. Tutto è durato pochi minuti, sotto gli occhi dei passeggeri spaventati che stavano all’interno del convoglio. Il conducente ha subito avvertito la sala radio della GEST. Appena terminato il blitz, il tram è stato messo in sicurezza e i passeggeri sono stati fatti scendere. Il servizio non ha avuto grosse ripercussioni, ma l’assalto poteva avere conseguenze molto serie sotto il profilo della sicurezza. Un brutto episodio che ha trovato spazio sui media per diversi giorni.

GEST ha presentato denuncia alle autorità giudiziarie, fornendo il materiale fotografico e video tratto dalle telecamere si sicurezza. Lo ha fatto non solo ovviamente per dare un doveroso contributo all’inchiesta, ma anche per lanciare un segnale di “tolleranza zero” verso questo tipo di azioni contro la tramvia. “È stato un gesto spregevole assolutamente da condannare. Un blitz che poteva mettere in serio pericolo la sicurezza dei passeggeri e che ha danneggiato un´intera vettura” ha dichiarato il Direttore del Movimento Denis Ratto subito dopo il blitz. Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella ha avuto parole molto dure: “Non esiste tolleranza per azioni gravi come queste”.

Tolleranza zero: è la linea che GEST sta adottando verso gli autori di bravate o di atti di vandalismo che possono mettere in pericolo i suoi dipendenti e i passeggeri. E che possono danneggiare la tramvia. Recentemente, GEST lo ha dimostrato anche in un’altra occasione: l’ennesimo caso di tram-surfing a opera di due ragazzi che si sono filmati appollaiati sul musetto posteriore di un tram in corsa, durante una bravata notturna. Non contenti, i due ragazzi hanno pubblicato il video sui social, e si sono vantati della bravata nei commenti, rendendosi così riconoscibili. Questo ha permesso alla GEST di denunciarli: “Gestiamo un servizio pubblico e siamo tenuti a segnalare chi lo intralcia con comportamenti pericolosi” spiega Denis Ratto.