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Conducenti GEST al top grazie alla formazione

Feb 24, 2023

Qual è la fermata della tramvia che ha registrato il maggior numero di incidenti? Nenni-Torregalli, con 11 sinistri da quando è stato attivato il servizio. Ma nemmeno Alamanni – Stazione se la passa benissimo, con 5 sinistri. Segue un cospicuo gruppetto di fermate che ne ha collezionati 4. Non è sempre colpa del tram, naturalmente. Ogni giorno i conducenti vengono messi alla prova del traffico urbano e pedonale: studiare la casistica dei sinistri aiuta a capire le dinamiche e a evitarli.

Lo studio degli incidenti è solo una parte del corso di formazione che sta coinvolgendo tutti i conducenti della Gest. Le lezioni sono iniziate a febbraio e dureranno fino a aprile-maggio. Hanno lo scopo di aggiornare gli autisti sulle caratteristiche del sistema tramviario. GEST cura molto la formazione professionale dei nuovi assunti, e allo stesso tempo insiste sull’aggiornamento anche dei conducenti che sono da più tempo in azienda perché permette loro di essere sempre aggiornati sul sistema tram, di guidare in sicurezza e di mantenere alto il profilo di qualificazione. Il servizio della tramvia è molto apprezzato in città: mai abbassare la guardia!

Gli incidenti sono sicuramente un argomento molto sentito dai conducenti. Vengono mostrati e studiati i video, ripresi dalle telecamere di bordo, di alcuni casi accaduti in passato: dal ciclista che “scivola” sui binari, all’apertura delle porte sul lato sbagliato del tram; dal tassista distratto che viaggia nell’area dei binari, fino ai casi più gravi del deragliamento a Santa Maria Novella e all’albero crollato sul pantografo alle Cascine.

La formazione, curata da Roberto Delle Cese e da Andrea Mazzoni, è naturalmente molto più ampia. Prevede ad esempio una parte sulle caratteristiche tecniche del tram Sirio. L’alimentazione elettrica e l’impianto frenante; poi il funzionamento degli scambi, i comportamenti di guida da osservare in presenza di ciascuna tipologia di scambio, e i punti delle rete dove sono presenti, dal Bivio Valfonda alle aree di manovra di Careggi, Villa Costanza e Peretola.

Si parla anche della tecnologia digitale, senza la quale la tramvia non potrebbe funzionare in sicurezza: alcune centraline presenti sui Sirio tram controllano costantemente lo stato del veicolo ed intervengono in caso di avarie. Un approfondimento è dedicato al Registratore statico, una sorta di “scatola nera” del tram, cioè il dispositivo che memorizza tutti i dati relativi alla marcia del tram. Infine i dispositivi di sicurezza che garantiscono al conducente, e in particolare ai passeggeri, di viaggiare in sicurezza, come l’”uomo morto” che verifica lo stato vigile del conducente, o i meccanismi che permettono di agire sulle porte in caso di emergenza. Un focus è dedicato al “sistema ungibordo” che permette di ridurre lo stridìo sullo rotaie, un altro al sistema di rilevamento dei guasti.

Completano la parte tecnica del corso, il protocollo da seguire quando un passeggero riporta ferite (passeggero incastrato tra le porte, trascinamento in banchina, caduta per frenata o accelerazione brusca etc…) e la parte sulla gestione degli impianti semaforici.

La formazione prevede anche una parte sullo sviluppo della rete tramviaria di Firenze, tenuta dal Direttore del Movimento Denis Ratto. La rete infatti si sta estendendo nell’area fiorentina. La prima estensione riguarda la T2: sono già in corso i lavori per il nuovo tratto da Fortezza a San Marco, che consentirà di raggiungere piazza della Libertà (scambio TPL gomma) e piazza San Marco (zona di elevato interesse turistico).  Ma altre linee sono in programmazione da parte del Comune di Firenze. Sulle nuove linee faremo un approfondimento sul prossimo numero della Newsletter.

Infine completa il corso anche la parte di sensibilizzazione contro le violenze di genere a cura di Valentina Ferrini e di Isabella Mancini di Nosotras: ne abbiamo già parlato qui.