Larissa Carbini e Umberto Apicella sono i due colleghi designati dalla GEST per diventare Ambassador contro la volenza di genere in azienda. Lei conducente, lui regolatore, si preparano a svolgere un compito delicato e molto importante: saranno dei punti di riferimento, per tutti i colleghi, sulle tematiche che riguardano la violenza contro le donne.
Ci si potrà rivolgere a loro, in maniera protetta, se abbiamo dubbi, sensazioni sgradite, se ci sentiamo vittime di discriminazioni ma anche se abbiamo delle proposte per migliorare l’ambiente di lavoro. Saranno dunque due persone di fiducia, di ascolto e agenti di un cambiamento. Per questo, Larissa e Umberto faranno un percorso di formazione assieme agli Ambassador delle altre aziende del Newtork della Fondazione Libellula (sono circa 80 i brand italiani che hanno aderito, tra cui anche GEST – ne abbiamo parlato qui ). La formazione prevede una serie di incontri e di laboratori, sia di persona che online, con esperte e esperti di Libellula. Ad esempio, sarà utile conoscere i diversi tipi di violenza di genere, anche quella che si esprime con il linguaggio, o con battute sessiste, o con atteggiamenti discriminatori.
GEST è una delle poche aziende che ha individuato al suo interno delle figure Ambassador sulle tematiche di genere. Le aziende possono avere un ruolo attivo nel cambiamento perché sono delle micro comunità. Per questo GEST si impegna da tempo sulle questioni di genere sia nel campo professionale che nella società.
E a proposito di violenze di genere, ricordate il sondaggio anonimo di Libellula sulla violenza nei luoghi di lavoro? Ne avevamo parlato qui fornendo il link per partecipare e probabilmente qualcuna/o di voi lo ha fatto. La Survey L.E.I. (Lavoro, Equità, Inclusione) 2024, si intitola “Ti Tocca” e ha indagato sul fenomeno della violenza di genere e delle discriminazioni nel mondo del lavoro in Italia. Hanno risposto 11.201 donne in tutto il Paese.
Scarica gratuitamente la Survey L.E.I 2024
Ebbene, l’esito non è per niente confortante ed è un invito a riflettere. Ecco una sintesi: circa 7 donne su 10 si sono dichiarate vittime di molestie sui luoghi di lavoro, avendo ricevuto complimenti, allusioni e osservazioni sul proprio corpo che le hanno messe a disagio. Inoltre, il 70% del campione ha dichiarato di aver ascoltato battute sessiste o volgari, rivolte a loro stesse o ad altre donne. Il 40% ha subito contatti fisici indesiderati, mentre il 43% ha ricevuto avance esplicite indesiderate. Per quanto riguarda la carriera professionale, circa il 60% delle donne ha una retribuzione inferiore al collega uomo a parità di ruolo. 6 donne su 10 non vengono chiamate col titolo professionale ma signora/signorina/ragazza. Un tema molto attuale è quello dell’abbigliamento sul luogo di lavoro: per paura di commenti o attenzioni indesiderate, 1 donna su 2, soprattutto tra le più giovani, modifica il proprio abbigliamento.